Cannibalizzazione dei contenuti: cos’è e come si può evitare
La cannibalizzazione dei contenuti o meglio cannibalizzazione delle parole chiave è un fatto che si verifica quando più di una pagina di un dominio sono ottimizzate per la stessa parola chiave o quando il loro contenuto è uguale o molto simile.
Questo fenomeno si realizza per diverse cause:
- ottimizzazione di diverse pagine per la stessa parola chiave;
- mancanza di un tag canonico;
- errori nel collegamento interno ed esterno che consistono nell’utilizzare lo stesso anchor text (testo dei ancoraggio) per reindirizzare a diverse pagine;
- duplicazione dei contenuti o creazione di pagine molto simili;
- nessun reindirizzamento 301 (o reindirizzamento 301 errato);
- duplicazione dei meta tag;
In che modo la cannibalizzazione delle parole chiave influisce su un sito online?
Quando ogni pagina di un sito mostra la stessa parola chiave, il motore di ricerca ha difficoltà a decidere quale pagina risponde meglio alla query inserita dall’utente.
Questo porta ad un ranking negativo che a sua volta influisce sfavorevolmente su traffico e vendite.
Le diverse pagine nella SERP vengono “scambiate” giornalmente, in alternanza l’utente un giorno ne vedrà una e il giorno dopo invece un’altra.
Come evitare la cannibalizzazione di un sito?
La cannibalizzazione di un sito si può evitare cercando di creare contenuti vari e di qualità, dando al sito una struttura semplice da leggere per i bot di Google e appropriata.
Nello specifico si possono compiere le seguenti azioni:
- Aggiornare e diversificare i contenuti: creare contenuti unici, verificando le descrizioni dei prodotti e delle categorie.
Se, ad esempio, sono stati creati due testi che parlano dello stesso tema, tramite l’utilizzo della medesima parola chiave, conviene modificarne uno dei due, scegliendo magari una parola chiave a coda lunga.
L’importante è fare in modo che per ogni query venga mostrata sempre la stessa pagina.
- Combinare più pagine in una (reindirizzamento 301): con l’intento sempre di far corrispondere un solo URL ad una query, è possibile anche reindirizzare il traffico di più pagine verso quello che funziona meglio.
Per far in modo che questo metodo abbia l’effetto desiderato è essenziale che le pagine che reindirizzano a quella principale, trattino lo stesso tema.
Un reindirizzamento 301 sbagliato infatti porterebbe all’opposto, ovvero ad un ranking più basso.
- Usare il tag rel canonico:questo suggerisce a Google quale delle pagine è la più importante e più idonea per una determinata parola chiave.
Il tag rel canonico va inserito nel codice HTML della pagina all’interno dell’intestazione.
- Prendersi cura del collegamento e dell’anchor: per evitare il cannibalismo di contenuti è necessario non avvalersi del medesimo anchor text per le pagine diverse e nemmeno utilizzare lo stesso testo per ottenere collegamenti interni.
Un testo di ancoraggio, infatti, dovrebbe corrispondere ad una pagina, su cui è bene sia posizionato, cercando di essere il più coerente possibile con la creazione degli reindirizzamenti.
- Struttura corretta del sito web:una struttura di un sito deve essere facile da leggere sia per gli utenti sia per i crawler di Google.
Questo aiuta ad evitare la cannibalizzazione dei contenuti.
Quali sono gli strumenti che possono essere utilizzati per analizzare la cannibalizzazione dei contenuti?
Gli strumenti utili per l’analisi della cannibalizzazione dei contenuti sono:
- Google Search Console:questo strumento mostra infatti il numero di clic e impressioni che possono rappresentare un aiuto nel determinare se le sottopagine sono ottimizzate per una parola chiave specifica e anche se sono in competizione tra loro.
- Screaming fog: questo altro tool permette di controllare fino ad un massimo di 500 collegamenti nella versione gratuita.
Occorre inserire l’indirizzo URL che si vuole analizzare ed eseguire una scansione completa della pagina.
Verranno quindi poi mostrati quali elementi sono ripetuti come ad esempio il titolo della pagina, una meta descrizione, i tag alt, le intestazioni H1 e H2 o i contenuti simili con le stesse parole chiave.
- Senuto: tramite questo strumento a pagamento, si cercherà nell’intero dominio parole chiave e URL cannibalizzati che appaiono alternativamente nel motore di ricerca.
Conclusioni
I siti che hanno molte pagine possono facilmente ricadere in questo problema della cannibalizzazione dei contenuti.
Ci sono diverse modalità con cui si può affrontare questa problematica:creando contenuti e parole chiave unici, aggiornando i contenuti o impostando un reindirizzamento, ecc.