Bard: L’intelligenza artificiale di Google è disponibile in Italia
Annunciamo l’introduzione in Italia di Bard, il sistema rivoluzionario di intelligenza artificiale sviluppato da Google.
Finalmente anche gli utenti italiani potranno godere dei vantaggi offerti da Bard, un potente software che, attraverso l’intelligenza artificiale, è in grado di comprendere e rispondere alle frasi scritte o pronunciate dagli utenti.
Con il suo ingresso sul mercato italiano, Bard si pone come diretto concorrente di ChatGPT, un noto sistema di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI.
Fino ad oggi, Bard era accessibile solo negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri paesi selezionati.
Tuttavia, grazie agli sforzi di Google, ora gli utenti in Italia, così come in tutti gli altri paesi dell’Unione Europea e in Brasile, potranno usufruire di questa innovativa soluzione per migliorare la loro esperienza di interazione con la tecnologia e il mondo online.
Che cos’è Bard?
Google Bard è un chatbot in grado di interagire con una persona, rispondendo alle sue domande e generando risposte dopo aver compreso la richiesta posta dall’individuo.
Chiedendo direttamente a Google Bard cosa sia, la sua risposta è la seguente:
“Sono un modello linguistico di dimensioni considerevoli, noto anche come intelligenza artificiale conversazionale o chatbot. Sono stato addestrato per essere informativo e completo, utilizzando un vasto insieme di dati di testo. Sono in grado di comunicare e generare testo simile a quello umano in risposta a una vasta gamma di richieste e domande. Ad esempio, posso fornire sintesi su argomenti specifici o creare storie.”
Proprio come avviene con ChatGPT, che probabilmente è stato provato da molti, è possibile interagire liberamente su vari argomenti, rispettando naturalmente i limiti e i termini d’uso del chatbot.
È possibile ricevere supporto nella scrittura creativa o nella ricerca di informazioni tramite Internet, cosa che non è invece possibile con ChatGPT, almeno nella versione pubblica senza plugin che comunemente viene utilizzata.
Inizialmente basato su un’iterazione più leggera e ottimizzata di LaMDA, e ora operativo sulla base di PaLM 2, Google Bard è ancora in fase sperimentale al giorno d’oggi e riceverà nuove funzionalità nei prossimi mesi, poiché l’azienda di Mountain View procederà con la distribuzione internazionale del chatbot e raccoglierà ulteriori feedback dagli utenti.
Come funziona Google Bard?
Il funzionamento di Bard, seppur apparentemente elementare, si basa sull’utilizzo del sofisticato modello di linguaggio proprietario sviluppato da Google, sfruttando l’imponente potenza di calcolo dei suoi server e il privilegiato accesso al motore di ricerca preminente a livello globale.
Grazie a questa sinergia, Bard è in grado di estrarre con precisione i dati rilevanti dal vasto ecosistema web al fine di fornire risposte all’utente attraverso un’interazione testuale tradizionale.
Google Bard è stato accuratamente addestrato per generare risposte che risuonino con naturalezza, tenendo conto del contesto sotteso alla conversazione e utilizzando, in aggiunta, domande di approfondimento per arricchire ulteriormente la comprensione del quesito originale.
Come precedentemente accennato, il modello PaLM 2 (Pathways Language Model 2) si pone come diretta controparte di GPT-4, il celebre modello di linguaggio adottato da ChatGPT e Bing Chat.
PaLM 2 riveste un ruolo di fondamentale importanza all’interno del panorama delle soluzioni di intelligenza artificiale sviluppate da Google, grazie alle sue straordinarie capacità in ambito di ragionamento, linguaggio e codifica.
Inoltre, PaLM 2 può essere ulteriormente suddiviso in sotto-modelli più specifici, quali Med-PaLM 2, un’intelligenza artificiale specializzata nell’ambito della diagnostica medica, e Sec-PaLM, un sofisticato strumento di intelligenza artificiale volto alla rilevazione delle minacce alla sicurezza informatica.
Pur non essendo stata ufficialmente comunicata da Google la quantità precisa di parametri su cui si basa PaLM 2, è noto che tale modello garantisca prestazioni significativamente migliorate e un’efficienza superiore rispetto alla versione precedente, la quale si basava su un complesso sistema di 540 miliardi di parametri.
Inoltre, è stato confermato che PaLM 2 sia stato addestrato in oltre 100 lingue, consentendo una straordinaria capacità di traduzione e una profonda comprensione dei contesti culturali, come modi di dire, poesie, enigmi e altre forme di espressione tipiche delle diverse comunità linguistiche.
Grazie alla sua notevole abilità nel ragionamento logico, Google Bard si rivela un chatbot di eccellenza per la risoluzione di complessi problemi matematici e scientifici.
Inoltre, offre prestazioni soddisfacenti anche nel campo della programmazione, essendo stato addestrato su un ampio spettro di oltre 20 linguaggi di programmazione differenti, tra cui Prolog e Fortran.
Come si usa Google Bard?
Una volta effettuato l’accesso al portale ufficiale mediante l’utilizzo di un account Google, Google Bard si configura come un “alleato creativo” finalizzato ad arricchire l’immaginazione, incrementare la produttività e dare vita alle idee.
L’invito a fare clic sul tasto “Provalo” costituisce l’invito all’esplorazione. In seguito, si aprirà una raffinata interfaccia, come visualizzabile nell’immagine soprastante (senza alcun prompt predefinito), che consentirà all’utente di porre le proprie domande, salva l’integrità dei termini d’uso posti dall’entità statunitense.
Dopo ogni risposta, che richiederà unicamente alcuni istanti in funzione della complessità della questione, saranno presenti quattro distinte opzioni: un pollice verso l’alto e un pollice verso il basso, per conferire un riscontro sul risultato ottenuto; la possibilità di esportare il contenuto proposto dal chatbot su Google Documenti oppure di utilizzarlo come bozza su Gmail; nonché il tasto “Google it” per effettuare una ricerca connessa direttamente all’argomento in questione, avvalendosi di uno o più spunti forniti dalla stessa intelligenza artificiale.
Si evidenzia l’importanza di considerare che Bard si colloca ancora in una fase sperimentale, pertanto alcune risposte potrebbero risultare non del tutto precise.
È pertanto opportuno effettuare una verifica accurata delle informazioni fornite da Bard onde contribuire all’ottimizzazione delle prestazioni, alla sicurezza e all’efficacia dell’IA generativa.
Analogamente a Bing Chat, Google Bard genera contenuti originali, ma può ricorrere all’indicazione di una specifica pagina web da cui sono state tratte notevoli porzioni della risposta, specialmente nel caso in cui venga richiesto di generare codice, fornendo così all’utente opportune indicazioni relative a licenze open source.
Occorre osservare che, al presente, Bard non possiede la facoltà di memorizzare informazioni condivise in sessioni precedenti né è in grado di comunicare in lingue diverse dall’inglese, il giapponese e il coreano.
È tuttavia da ritenere che nei prossimi mesi Bard acquisirà la capacità di interagire con gli utenti nelle rispettive lingue.
Qualora si desideri interrompere l’utilizzo di Google Bard e salvaguardare i propri dati, sarà possibile eliminare l’attività del chatbot mediante il menu collocato nella parte superiore sinistra, in cui è presente la voce “Bard Activity”.
All’interno di tale sezione, sarà possibile impedire a Bard di memorizzare le istruzioni inviate e le risposte ricevute, secondo analoghi principi applicabili alla cronologia di Google.
Conclusioni
In conclusione, l’introduzione di Google Bard rappresenta un significativo passo avanti nell’ambito dell’intelligenza artificiale e dei chatbot.
Grazie al suo modello di linguaggio proprietario, alle potenti capacità di elaborazione dei server di Google e all’accesso al motore di ricerca più avanzato al mondo, Bard offre agli utenti la possibilità di interagire in modo naturale e ottenere risposte pertinenti alle proprie domande.
Nonostante si tratti ancora di una fase sperimentale, Bard dimostra già una notevole capacità di generare risposte di qualità, tenendo conto del contesto della conversazione e proponendo anche domande di approfondimento.
Inoltre, la possibilità di esportare contenuti, effettuare ricerche correlate e interagire su diversi temi rappresentano ulteriori vantaggi offerti da questo chatbot.
La sua attuale disponibilità in Italia elimina la necessità di utilizzare una VPN per accedervi, rendendo questa innovativa soluzione accessibile a un pubblico ancora più ampio.